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venerdì 7 novembre 2014

CENTRO INTERNAZIONALE DEL TERMALISMO



Questa è una proposta, sulla quale c'è già un interesse di un importante studio di architettura, per un progetto di rilancio di Chianciano da realizzare all'interno del Parco Fucoli che è posto all'attenzione dell'Amministrazione:

RELAZIONE DI MASSIMA
“CENTRO  INTERNAZIONALE  DEL TERMALISMO”
 IN  CHIANCIANO TERME  - SIENA


Chianciano è una cittadina che la natura ha dotato di tutti i requisiti necessari per la realizzazione di una stazione internazionale del termalismo, che sono:

A.    Le proprie acque termali e curative note già al tempo degli Etruschi;
B.    Posizione geografica ottimale:  situata nella regione italiana più conosciuta all’estero, ad una altitudine di circa 500 m. s.l.m. con un ottimo clima, confina con il parco della Val d’Orcia, la magnifica  Valdichiana,  i suoi siti archeologici, è facilmente raggiungibile con le principali reti viarie (autostradali, ferroviarie con aeroporto a 70 km)
C.    Disponibilità di aree con acque  e superfici idonee per la realizzazione del

CENTRO INTERNAZIONALE DEL TERMALISMO

L’iniziativa che di seguito vado ad  indicare, ha tra gli altri, anche lo scopo di riqualificare tutto il comparto socio economico Chiancianese e dei Comuni limitrofi attraverso la proposta di attrattive termali, culturali, sportive di relax e benessere, con alto valore aggiunto, con l’intento non secondario, di innescare un processo generalizzato di rinnovamento e conseguente crescita quali - quantitativa del comparto turistico.
A mio avviso si potrebbe realizzare un CENTRO che per la sua varietà e particolarità di servizi, superi di gran lunga il confronto con altre stazioni termali tanto da non poter essere nemmeno paragonato per la sua innovazione,  tale da  essere affascinante, quasi paradisiaco, nel quale  il benessere sia percepito come trasmesso dallo stesso ambiente.
Il terreno del parco dei Fucoli  di 12 ha circa, ben si presterebbe allo scopo, con la realizzazione di un complesso all’avanguardia dal punto di vista della ecosostenibilità e della bio architettura in cui ambiente e natura si fondono in una meravigliosa armonia di luci e colori, magari prevedendo un giardino botanico e ai margini del parco sempre con la medesima logica un nuovo complesso alberghiero perfettamente integrato nell’ambiente, di categoria  4 e 5 stelle superiore con una piattaforma per gli elicotteri, nonché servizi e personale di alta qualità, per meglio corrispondere alle esigenze di una clientela di elite.

Il tutto al fine di proporre l’offerta termale di Chianciano anche in una fascia di clientela alta ed internazionale mai sperimentata nel corso di questi anni. Il tutto ben integrato con l’offerta termale già esistente secondo una logica più nord europea in cui le cittadine turistico ricettive adottano delle
proposte che coprono una fascia molto ampia di clientela, secondo una ottima combinazione di reciproca utilità.
Il nuovo “CENTRO INTERNAZIONALE DEL TERMALISMO” seppur rappresentando un investimento significativo è certamente interessante, in quanto oltre che economicamente  produttivo per gli investitori coinvolti, avrebbe un ritorno positivo su tutta l’economia locale.
Il CENTRO nel suo complesso dovrebbe  essere affascinante, superbo, molto  accogliente con una superficie coperta adeguata a ospitare tutti i molteplici servizi più all’avanguardia ed unico nel suo genere tanto da rendere Chianciano noto in tutto il mondo. 
A solo titolo esemplificativo basti pensare anche al ritorno derivante dall’offerta commerciale di prodotti a marchio del CENTRO nonché al ritorno d’immagine derivante dalla devoluzione di parte degli introiti a favore della ricerca per la cura naturale ancorché nell’ambito di un percorso medico, di tutte le malattie epatiche. Sempre a titolo esemplificativo si potrebbe dar vita ad un brand non solo commerciale ma che comprenda la proposta di interazione con il paesaggio, la specificità del termalismo nonché l’efficacia curativa delle acque.
A latere potrebbe rivelarsi utile anche la costituzione di un contratto di rete per riunire tutte le aziende interessate fra cui anche le Terme S. Elena con i loro storici prodotti e marchi.
Non secondario inoltre la possibilità di realizzare e sfruttare adeguatamente in Chianciano il campo da golf  di  85 ettari circa del quale già alcuni anni or sono furono eseguiti dei lavori di prima sistemazione e che attualmente è di disponibilità di una società S.p.A.,i cui soci sono interessati a portare a compimento il progetto.
Questo sarebbe un altro contributo a quanto sopra esposto.                           
Sono una persona molto concreta per pensare che ciò sia solo una visione.
                                                                                                                                                  
Oreste  Castrini

Chianciano Terme 13-10-2014