Da diversi anni Chianciano è in
continua ed inesorabile decrescita: Alberghi chiusi, altri sottoposti a vendita
‘forzata’ da parte dell’Istituto aste giudiziarie, attività commerciali
‘sparite’, chi non ha subito la sventura del fallimento ha dovuto comunque
cessare consegnando le licenze in
comune. Un tempo chi voleva cedere la gestione di una attività commerciale
avrebbe potuto farlo perché era possibile trovare un nuovo gestore ed incassare un po’ di
liquidità che rappresentava in un certo
qual modo una liquidazione di fine rapporto di lavoro, come un TFR. A Chianciano questo non è più possibile
perché da anni che non c’è più interesse ad investire in nessun settore. Gli immobili di ogni
categoria, non hanno più mercato visto perchè addirittura rimangono invenduti alle aste giudiziarie, siano appartamenti, immobili
ad uso ricettivo, o ad uso commerciale, con
prezzi che si attestano intorno ad
Euro 400/ 600,00 al Mq. Gli operatori
che insistono nel mantenere attive le
proprie aziende per una altissima percentuale sono in grande difficoltà,
sebbene speranzosi verso qualcosa di positivo. In questa situazione, i giovani non trovano nessuna occupazione e
sono costretti a lasciare il paese, o a
vivere con l’ausilio dei genitori o dei nonni.
In parte questo rispecchia una
situazione più generale dell’Italia e non solo, ma la situazione di Chianciano è particolare,
perché è molto degradata nei confronti invece dei miglioramenti conseguiti dai paesi confinanti soprattutto
nella vicina Umbria.
POCHI SANNO
In questi ultimi 20/25 anni
Chianciano è stato uno dei pochi paesi che ha ricevuto una quantità di
richieste di investimenti da parte di operatori
privati di svariati settori e se ciò
fosse stato preso in considerazione e gestito oculatamente avrebbe reso migliore
il paese ed i suoi cittadini avrebbero potuto considerarsi dei privilegiati,
invece sono stati ascoltati i consigli
di chi ha avuto una visione politica e partitica soprattutto.
In proposito, di seguito una
indicazione di massima delle richieste di investimenti, da parte di gruppi
finanziariamente
1-Nel1992 una SPA
partecipata anche da un ente pubblico ed
operante con grandi lavori anche all’estero, presentò al comune la richiesta
realizzare il piano viario compresa la
costruzione di 3 parcheggi, di cui 2 dotati di ascensori nel centro storico sui lati destra e sinistra
del paese ed uno in località Ribussolaie.
In quest’ultimo, vista la predisposizione del terreno, oltre ai parcheggi con la relativa scala
mobile per l’accesso a piazza Italia, era prevista la realizzazione di un centro commerciale e di servizi, il tutto
concesso in gestione ad una cooperativa che avrebbe impiegato personale locale.
Il comune di Chianciano non
avrebbe speso niente e, dopo un periodo di 50 anni, necessario per
l’ammortamento del costo, il tutto sarebbe stato di proprietà dello stesso.
2- Nel 1997 una società leader nel
settore della realizzazione e della gestione dei campi da Golf, si interessò
per realizzarne uno a Chianciano in una
zona ove c’era una idea di progettarne
uno.
Il gruppo affidava la progettazione
degli impianti e la gestione e l’inserimento della struttura nei circuiti
internazionali dei campi da Golf al noto architetto texano Robinson, il quale
incontrò gli interessati di Chianciano e visitò l’area rimanendo ben
impressionato tanto che si espresse dicendo: ‘ Qui la natura ha già
fatto in parte il campo da golf’, ma anche qui non fu possibile arrivare
ad alcuna definizione per le differenti idee tra i tanti soci chiancianesi del
terreno.
Anche questa è una mancata
possibilità di sviluppo tenuto conto del personale a vario titolo che avrebbe
impiegato e tendo conto che queste sono strutture che difficilmente risentono
dei periodi di crisi.
3-Nel 2003 un gruppo di medici
professori specializzati nel settore gastro intestinale ed in particolare nelle malattie del fegato, presentarono una
richiesta per aprire una clinica privata
dotata di impianti di nuovissima
concezione. Anche questa iniziativa, oltre che impiegare personale per il
funzionamento interno avrebbe dato
impulso al settore termale e ricettivo
ed impiegato personale in svariati
settori, ma anche per questo, niente da fare.
4- Nel 2008/9 una S.P.A. con sede
a Udine, proprietaria di numerose strutture per anziani in tutta Italia, si interessò
per acquistare l’ex ospedale di Chianciano, visto che era all’asta, con
l’intenzione di realizzare una residenza
assistita per gli anziani, sulla linea
della propria specializzazione in quelle di livello medio alto, ma, poiché nel
frattempo ci fu un cambio del direttore generale della ASL 7 di Siena, fu
interrotta la trattativa ed anche qui un mancato investimento e mancato impiego
di 40/50 persone.
5-Recentemente una grande azienda
aveva dimostrato interesse a rilevare il
pacchetto azionario delle due società del comparto termale, a condizioni che
fosse possibile che il comune accettasse o comunque condividesse un certo
programma di investimenti, ma purtroppo per questo non è stato possibile
nemmeno convocare una riunione.
Tutte queste operazioni, ad
eccezione della clinica medica, ed altre ancora che non vado ad elencare sono
state seguite da me personalmente, per cui sono notizie vere.
Se questi progetti avessero avuto
una attuazione, l’economia di Chianciano sarebbe stata certamente migliore, e
chissà se un ripensamento a quanto non fatto può servire come monito per il
futuro, sempre che possano esserci ancora delle possibilità visti i tempi
difficili.
Il non fare e non permettere di fare non aiuta a migliorare il paese ed a creare
occupazione non paga, nemmeno i politici .
Quindi,se Chianciano è nelle
condizioni attuali non si può attribuire tutto alla crisi in generale, ma anche
a chi non ha voluto che si realizzassero
i progetti indicati ostacolando così lo sviluppo del paese.
Ci sono, ci saranno altri progetti per rivitalizzare Chianciano.
La situazione politica ed
economica che stiamo vivendo è in evoluzione ed cambiamenti saranno epocali, difficilmente le cose potranno essere
come prima, serve munirsi di coraggio, e
di voglia di fare, LA MATERIA PRIMA ESISTE.
Diamo il via all’intento di
rilanciare Chianciano,con la partecipazione di tutti, partendo dalla gente
comune, dagli operatori di ogni settore, dai professionisti, dalle associazioni
di categoria, INSIEME. Sono convinto che se riusciamo con un po’ di buona
volontà a trovarci uniti senza prevaricazioni e
dissapori, unendo le sinergie in
un unico progetto, sicuramente potremo stupirci dei risultati e dire: ‘perche non ci abbiamo pensato prima !!!
Se condividi e desideri come me
fare questo tentativo puoi inviare una tua e.mail a tuttiperchianciano@gmail.com
Ti comunicheremo data e luogo e della prima riunione per
lavorare
“TUTTI PER LA RIPRESA DI
CHIANCIANO” !
A presto cordiali saluti .