Stiamo vivendo un momento storico
di profonda crisi economica, si dice, che l’economica generale abbia subito un crollo paragonabile a quello del 1929, di questo ne
risente tutta l’Italia ed in modo particolare, Chianciano Terme. Qui la crisi è
più accentuata, più sentita, che nei
paesi vicini, dal momento che è da tempo,
ormai, che il tessuto sociale è compromesso.
E’ sbagliato pensare che la ripresa economica della cittadina possa
avvenire attraverso la variazione del
numero degli assessori comunali, o che
sia sufficiente apportare insignificanti
cambiamenti alla viabilità, o altre piccolezze, non è così perché, purtroppo, di anno in anno si assiste ad un costante,
continuo, veloce decadimento.
In questo momento è indispensabile
avere coraggio, intraprendenza, fare ciò
che non è stato mai fatto, elaborare un piano a medio lungo termine (triennale,
quinquennale ed oltre) che preveda l’attuazione
di opere necessarie per una NUOVA
CHIANCIANO, perché la cittadina possa essere in grado di ‘vivere’ delle proprie attività aperte tutto l’anno e non solo stagionalmente, perchè avrà adottato accorgimenti idonei ad ospitare eventi di ogni genere, manifestazioni
sportive, culturali, congressi, fiere, festeggiamenti a tema, ‘come la festa
dei fiori’ il festival Europeo della gastronomia, Festival Europeo della
canzone,del cinema, ecc.
Per dare vita a questi programmi
oltre che alla disponibilità imprenditoriale e
finanziaria, occorre che ci sia
una presa di coscienza della cittadinanza, che voglia cambiare veramente, che cominci ad interessarsi dei problemi
cittadini che corrispondono a quelli propri, formando una
forza collaborativa, con le sinergie di tutti, senza divisioni per idee politiche diverse le quali hanno un unico scopo: fare l’interesse dei burocrati privilegiati.
Infatti il separatismo nell’intento di accaparrare una immediata ricchezza e
supremazia è indice di mentalità sbagliata, soprattutto per gli abitanti della cittadina termale che
vive essenzialmente di terziario e di termalismo e di conseguenza di turismo.
In mancanza di un essenziale progetto di sviluppo reale, la sua fine sarà certa! Chi
non lo vede è perché vuole chiudere gli occhi!
NON E’ PIU’ POSSIBILE
ATTENDERE OLTRE
Le società che detengono la
proprietà e la gestione dell’intero complesso termale sono in grande difficoltà. Corrono voci
che gli azionisti intendono alienare una parte dei beni immobili, che non
sono in grado di fare aumenti di capitale, e nemmeno gli indispensabili investimenti.
Come è avvenuto in altri paesi
termali, sarebbe questo il momento di
dare spazio ad imprenditori privati in
grado di effettuare questi investimenti indispensabili per una gestione moderna
adeguata ai tempi e rivolta ad una vasta
clientela: giovani, meno giovani,
anziani.
Senza pretesa di voler dare dei suggerimenti, di seguito
l’indicazione di alcune iniziative possibili:
PASSAGGIO DA C E N T R O TERMALE A CENTRO I N T E R N A Z I ON A L E P ER IL TERMALISMO
La posizione, il buon clima, i parchi di cui dispone la
cittadina sono un bel vantaggio, ma non basta: alle tradizionali terapie delle
acque curative soprattutto per il fegato, andranno affiancati programmi di cura
per il corpo ‘benessere fisico,
psichico, rilassamento e divertimento’.
Innanzitutto è da prevedere un programma di riqualificazione
degli impianti termali troppo ampi e solo parzialmente e male inutilizzati, la
cui impiantistica curativa in parte è da adeguare alle moderne tecnologie, per
cui sarebbe opportuna una riqualificazione insieme all’utilizzo mirato dei
parchi ‘Acqua Santa’ ed in particolare il parco ‘Fucoli’.
Quest’ultimo, piuttosto ampio,
potrebbe essere adatto per la realizzazione di un bel giardino botanico un
connubio di ‘Acqua e Verde’ da immaginare superbo, quasi paradisiaco, con aree
adatte al rilassamento, percorsi della salute, aree di sosta, laghetti, aree
attrezzate, piante, fiori, quasi che il benessere
lo possa trasmettere direttamente
l’ambiente.
Anche l’impianto della
fangoterapia ed annessi del complesso SILLENE è certamente da rinnovare perché
è ormai fuori dal tempo nell’impiantistica e nell’organizzazione e, perfetto
completamento, sarebbe l’apertura al pubblico della piscina termale che
potrebbe essere collegata allo stabilimento da spazi a verde e dotata di
adeguati impianti di parcheggio.
Quanto sopra indicato è
strettamente collegato agli impianti termali,sono possibile altre iniziative.
1- Chianciano per la sua
collocazione geografica, ed in seguito alla nuova immagine che prenderà in
virtù dei vari investimenti,l’apertura di un ‘Casinò’. Da molti anni se ne
sente parlare, ma certamente la cosa suscita dei pareri diversi, opinioni
contrastanti. Perché no in questo momento di crisi? Che lo si voglia o no,
ormai il gioco non è più una rarità, ma
è entrato fortemente all’interno della società, in ogni bar ci sono una
infinità di macchinette, slot machines, giochini di ogni tipo, sono state
aperte una infinità di sale gioco centrali, periferiche, ecc. allora perché non
puntare innanzitutto su una grande bella
struttura complementare ed integrativa apportatrice di clientela per i tanti alberghi della cittadina?.
A questo potrebbe aggiungersi
anche il completamento del campo da Golf nel quale sono stati eseguiti già
molti ed importanti lavori, ma ha seguito di dissensi con l’amministrazione
comunale non è stato possibile completare tutto il complesso sportivo.
2-Ex Ospedale – La struttura
dell’ex ospedale, di proprietà della USL 7 di Siena, nel 2008 era state messa
in vendita. Si interessarono a ciò alcuni gruppi imprenditoriali, allo scopo di
realizzare una residenza assistita per
anziani, cosa che prevedeva l’impiego diretto di 30 persone circa, ma non fu possibile una definizione perché
il complesso, o comunque, parte di esso avrebbe dovuto restare a disposizione
del comune.
Questa possibilità potrebbe
essere riproposta.
Contemporaneamente anche
l’amministrazione comunale,in collaborazione con gli investitori si deve
impegnare ha migliorare tutto il comparto viario alla sistemazione delle
strade, realizzando alcune ‘rotatorie’
ove necessario,realizzare le piste ciclabili,migliorare tutto l’arredo
urbano,mettere a norma tutti gli impianti, delle piscine e la ristrutturazione
tutto il palazzetto dello sport.
Proprio i centri per lo sport e
gli impianti sportivi, se adeguatamente utilizzati, sono un bel richiamo per il
turismo giovane al quale si aggiunge quello degli accompagnatori.
Andrebbero incentivate le discipline
sportive in genere, la scherma, il
pattinaggio, il ciclismo, ed in tale ottica organizzare gare di vario tipo,
gare di mountain bike, il giro dei
comuni della Valdorcia, gare ciclistiche a livello professionale e non, ecc. e
la realizzazione di un giardino pubblico attrezzato in località centrale come
la zona dei campi sportivi, terreno comunale.
Riepilogando, ritengo che, se ci
saranno delle buone strutture, non mancherà la clientela non solo italiana, ma
anche e soprattutto straniera.
Non ci mancano esempi molto
prossimi, che ci vengono dai paesi vicini e che ci confermano che una bella
struttura ben gestita fa la differenza e si assicura clientela per tutto l’anno
e non solo stagionalmente.
Certamente servono capitali, certamente, ma se ci sarà sicurezza del
futuro rientro a fronte di un serio progetto generale di ristrutturazione, di
un cambio di mentalità, di un serio
impegno delle persone nella gestione delle strutture, sarà poi così difficile
reperire operatori interessati?
Il difficile è prendere in mano
la situazione in maniera seria, indirizzarla e tenacemente portarla a
compimento!
Vi invitiamo a dare la vostra
adesione ad un incontro informale, che andremo a concordare a mezzo web, vi
attendiamo numerosi .Saluti a tutti.